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Marco Magliozzi – Psicologo Bari

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Psicologia e Benessere: l’autunno come risveglio interiore

Settembre 22, 2021 By Marco Magliozzi

Scopriamo insieme con quale spirito vivere al meglio l’avvento dell’autunno.

© A cura di Dott. Marco Magliozzi – Psicologo Bari

L’autunno è una seconda primavera, quando ogni foglia è un fiore.

Albert Camus

Lo scorrere del tempo e il mutare delle stagioni influenzano sottilmente, su diversi livelli, il nostro umore e benessere psicologico. L’autunno, con i suoi colori e i suoi cambiamenti, non è da meno.

Anche la psiche e, per chi ci crede, la nostra anima, vivono le stagioni e ne vengono influenzate.

Il termine autunno deriva dal latino autumnus, ovvero “aumentare, arricchire”. L’autunno è infatti la stagione in cui si raccolgono i frutti dell’estate per farne scorta per l’inverno.

Autunno come rinascita interiore

L’autunno è il periodo in cui abbondano i semi, preziosi per dare vita alla futura vegetazione.

Il seme, inteso come metafora di una nuova nascita, che scende nelle profondità del terreno (o del nostro animo) per attivarsi, risvegliarsi e germogliare verso la superficie, in qualcosa di nuovo.

Nel periodo autunnale noi spesso viviamo una dimensione psichica che è vicina alla nostalgia, alla malinconia, a un sentimento di caducità dell’esistenza.

È una grande metafora della vita stessa: dentro di noi qualcosa deve morire e decadere, prima di poter lasciar spazio ai germogli che verranno in quella primavera che rappresenta, invece, la rinascita.

Nel nostro autunno interiore, dunque, possiamo notare che qualcosa sembra che muoia, stia per andare via, stia per cadere, proprio come le foglie che si staccano dal proprio albero. Dentro di noi avvizziscono quelle parti, quegli aspetti ormai obsoleti, che non hanno più motivo di esistere. Il processo di mutazione e trasformazione passa proprio da questo.

Lo spirito dell’autunno è quindi il seguente: la magia della morte che fa spazio al nuovo.

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Autunno come metafora del “lasciare andare”

Gli alberi che lasciano cadere le foglie e che spostano la loro energia verso le radici per prepararsi ad affrontare l’inverno ci comunicano un unico grande messaggio: lasciare andare.

Le foglie, ormai morte, che cadono a terra, lasceranno i nutrienti essenziali per arricchire il terreno e alimentare le piante e l’albero stesso.

Metaforicamente, dunque, siamo invitati a lasciare andare i pesi del passato e tutto ciò che ormai è finito. Solo così potremo utilizzare le nostre esperienze come arricchimento e, letteralmente, nutrimento essenziale per il nostro presente e futuro, in un continuo atto di rinnovamento.

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Autunno e la sua trasformazione silenziosa

Imparare a vivere l’autunno come stagione esterna e interna, con tutte le sue malinconie, con tutta la sua nostalgia, depressione, introversione, solitudine, ma anche con tutti i suoi colori, i suoi odori naturali, le sue piogge: è questo il segreto del vero benessere.

L’autunno interiore è una trasformazione silenziosa e sommessa. È da qui che nasce la gioia e quella dimensione di positività, quella sensazione di cambiamento, di serena accettazione del passato e quel senso di libertà necessario per far spazio alla futura rinascita.

Utili consigli per vivere al meglio l’autunno

Questo periodo dell’anno porta con sé una naturale tendenza alla solitudine, introspezione e intorpidimento, del corpo e della mente. Il rischio, infatti, è quello di cadere in un lento letargo se non dedichiamo il giusto tempo a noi stessi e se non coltiviamo sane abitudini.

Vediamo insieme come fare per restare “attivi”:

  • Facciamo lunghe passeggiate all’aperto: è ormai scientificamente dimostrato che il contatto con la natura riduce il livello di stress e di ansia;
  • Dedichiamo il giusto tempo al riposo: sfruttiamo al massimo le ore di sonno, notturno e, se necessario, anche pomeridiano. Così facendo il nostro corpo si rigenera e rimane attivo;
  • Dedichiamo tempo e spazio solo a noi stessi e alle nostre passioni: usiamo questo periodo dell’anno per comprendere quali possano essere le nostre passioni (vecchie e nuove) e come coltivarle. Prendiamoci anche del tempo solo per noi stessi. Il vero contatto con l’anima passa anche da qui;
  • Coltiviamo le relazioni nel rispetto dei nostri tempi: a differenza dell’estate, nella quale c’è una naturale tendenza alla vita sociale e al divertimento, l’autunno ci porta istintivamente a ridimensionare tutto ciò. Godiamoci quindi le nostre relazioni nel rispetto di noi stessi, delle nostre energie e dei nostri tempi;
  • Rendiamo accoglienti i luoghi nei quali passiamo la maggior parte del tempo: pian piano l’autunno, anche a causa del freddo e del maltempo, ci porterà a passare molto tempo al chiuso. Rendiamo quindi confortevole qualsiasi luogo abituale, come ad esempio la nostra casa o il nostro ufficio di lavoro, così da sentirci sempre a nostro agio e cullati da energie positive;
  • Diamoci il permesso di metterci in discussione e di lasciare andare: l’autunno, come detto in precedenza, è portatore sano di riflessioni, autoanalisi e tendenza all’introspezione. Seguiamo dunque questo flusso, con spirito autocritico ma non distruttivo, mirato al cambiamento e alla consapevolezza di noi stessi. Lasciamo andare il passato e tutto ciò che rischia di appesantirci.

© A cura di Dott. Marco Magliozzi – Psicologo Bari

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