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Bonus Psicologo 2022: già superate le 210mila domande

Secondo i dati aggiornati del Ministero della Salute, sono già arrivate sul sito dell’INPS più di 210mila domande per ottenere il Bonus Psicologo.

Dopo circa un mese dall’apertura del portale INPS (25 luglio 2022), utile per ottenere il Bonus Psicologo, sono già arrivate più di 210.000 domande. I dati aggiornati provengono direttamente dal Ministero della Salute.

Cos’è il Bonus Psicologo? Ricordiamolo al volo

Il Bonus Psicologo è un contributo economico che il cittadino italiano, il cui ISEE sia inferiore ai 50.000€, può richiedere per usufruire dei servizi di uno psicologo-psicoterapeuta.

Per ottenerlo c’è tempo fino al 24 ottobre e bisogna cliccare sul portale dell’INPS:

210.000 domande: un bene o un male?

210.000 domande in circa un mese sono davvero tante: numeri che ci fanno capire quanto sia evidente e urgente la richiesta di aiuto da parte delle persone, stanche, demoralizzate, stressate, a causa dei due lunghi e intensi anni di pandemia Covid. Purtroppo, molti sono spesso e giustamente frenati nel rivolgersi a un professionista psicoterapeuta a causa del “sacrificio” economico che dovrebbero affrontare.

L’alternativa, come accade per le necessità di natura medica, è quella di rivolgersi al “pubblico”. Purtroppo, per quanta riguarda il mondo della psicoterapia, in Italia gli psicologi inseriti all’interno del Servizio Sanitario rappresentano solo il 4% dell’intera categoria. Per i cittadini, quindi, rivolgersi alle ASL è sempre complicato e, quando possibile, spesso poco efficace a causa del grandissimo numero di persone che il singolo professionista deve seguire contemporaneamente e della distanza, spesso abissale, tra una seduta e l’altra.

Con ovvi pro e contro, nel nostro Paese la psicoterapia è quasi totalmente rilegata a professionisti privati. Ciò comporta sia migliori servizi sia, però, maggiore spesa da parte dei richiedenti.

Ecco perché la necessità di creare un Bonus Psicologo.

Allo stesso modo, ahimè, nonostante le 210.000 domande, solo una piccola percentuale dei richiedenti beneficerà di questo contributo. Le stime parlano di meno di 20.000 persone.

Numeri davvero troppo bassi: una goccia d’acqua nell’oceano ma, se vogliamo vedere il bicchiere mezzo pieno, che rappresenta pur sempre l’inizio di qualcosa di buona.

La speranza è che questa manovra sia solo la prima di tante, un “test” utile per comprendere la risposta dei cittadini e i loro bisogni, così da calibrare, per il futuro, i giusti finanziamenti e le giuste iniziative.

© A cura di Dott. Marco Magliozzi – Psicologo Bari

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