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San Valentino: la festa degli innamorati o dei rapporti di coppia?

Scopriamo insieme il significato psicologico di una delle ricorrenze più famose dell’anno: San Valentino, la festa dell’amore.

© A cura di Dott. Marco Magliozzi – Psicologo Bari

Fiori, scambi di regali, cene romantiche, cuori ovunque: il giorno di San Valentino è arrivato e, con esso, tutto il susseguirsi di “rituali” amorosi che da sempre lo contraddistinguono.

Diventato negli anni un elogio al consumismo – secondo una recentissima ricerca il 51,2% degli italiani sfrutta questo evento per acquistare un regalo al proprio partner – San Valentino racchiude in sé anche numerosi significati simbolici e psicologici: vediamoli insieme!

San Valentino: le origini

Nell’antica Roma, già dal quarto secolo a.C., il 15 febbraio di ogni anno venivano organizzati i Lupercalia, una festa pagana dedicata alla rinascita della natura e alla sovversione. Durante questa giornata veniva celebrata la sessualità umana nelle sue forme più primordiali e ancestrali, impersonata dal dio Luperco, protettore della fertilità. 

Queste celebrazioni vennero poi considerate inappropriate e immorali, fino ad arrivare alla completa messa al bando a opera dei papi cristiani. Nel 496 d.C., infatti, Papa Gelasio mise fine a questa festa pagana anticipandola di un giorno, 14 febbraio e sostituendola con una festività dedicata all’amore romantico, sotto la protezione del santo Valentino. 

San Valentino: la festa degli innamorati o dei rapporti di coppia?

Fughiamo ogni dubbio: San Valentino rappresenta la festa degli innamorati, la festa di tutti coloro che sono stati colpiti dalla freccia di Cupido e che sentono il proprio cuore battere per un’altra persona.

Poco importa, dunque, se si è fidanzati, sposati, amanti segreti o terzi incomodi, oggi si festeggia chiunque provi amore per un’altra persona, indipendentemente dal proprio ruolo.

Negli anni, questa ricorrenza si è però trasformata nella festa delle coppie, una sorta di dimostrazione dell’amore reciproco, nella quale poter rinnovare ed esternare sentimenti, fedeltà e promesse.

Si è quindi perso nel tempo il vero significato, ovvero quello di festeggiare l’amore puro, l’amore provato per gli altri, anche quello non corrisposto ma sincero, quel sentimento che ci fa sentire con i piedi sollevati dal terreno e con la testa tra le nuvole.

Così come già accaduto nell’antica Roma, il focus di questa festività si sta trasformando: oggi, dall’amore e dall’innamoramento, ci si è spostati alla celebrazione del proprio impegno personale verso il partner.

E’ giusto che sia così? La risposta è ni.

L’amore è una scelta di vita, non di convenienza

Se è vero che l’amore è un regalo che la coppia fa a sé stessa, è anche giusto sottolineare come questo sentimento sia una scelta che dovrebbe rinnovarsi ogni giorno, che incide profondamente su di noi, sul nostro partner, sul nostro umore, sui nostri progetti di vita, sulle persone che siamo e che saremo.

Dimostrare di amare, come spesso capita, solo pochi giorni all’anno – poiché ce lo ricorda il calendario – non è così funzionale e sano per la coppia, anzi. Il rischio, infatti, è quello di caricare questa occasione di aspettative, vivendola come speciale e simbolo di felicità, per poi ripiombare nella routine quotidiana.

Quante volte, infatti, ascolto racconti di persone che, prese dall’ansia e dai preparativi per San Valentino, finiscono per essere più stressate, rischiano di non goderselo o addirittura di litigare con il partner per qualcosa andato storto.

San Valentino: la festa delle coppie che scoppiano

Eh sì, sembrerà una verità assai poco romantica, ma purtroppo è così: secondo diversi studi, San Valentino rappresenta il giorno in cui moltissime coppie “scoppiano”. L’eccessivo carico di aspettative e le altrettante eccessive dimostrazioni di fedeltà e impegno, mettono infatti a dura prova i rapporti di coppia già “traballanti”, sdoganando eventuali dubbi, paure e timori nascosti. I partner, sperimentando giornalmente una relazione instabile e difficile e messi di fronte a una tale “forzata” esternazione di amore – spesso più materiale che sentimentale – è come se aprissero gli occhi e trovassero il coraggio di dire a sé stessi: “ok, basta così”.

Il vero significato di San Valentino

Avete mai pensato che, in fin dei conti, San Valentino non è una festa così seria? Che non accadrà nulla di trascendentale alla coppia volendo trascorrerla con più leggerezza o addirittura ignorandola?

Come molto spesso accade, le persone sono così focalizzate sulle proprie convinzioni e sulle convenzioni sociali, che perdono di vista i significati più semplici della vita: l’amore andrebbe vissuto ogni giorno, indipendentemente dalla ricorrenza o dal tipo di relazione che stiamo vivendo.

L’amore, inoltre, è felicità: non siamo attori di una tragedia shakespeariana, che vivono questo sentimento se e soltanto se è collegato alla sofferenza. “Più soffro, più amo”, “se mi fa soffrire, allora è quello/a giusto/a”. Quante persone ragionano così? Purtroppo davvero tante.

L’amore non ha bisogno di conferme materiali! Certo, è sempre bello ricevere un regalo, ma il significato che lo accompagna fa la differenza.

“Ti ho fatto un regalo, così ti dimostro quanto ti amo”. SBAGLIATO!

“Ti amo, quindi ho pensato di farti un regalo”. Molto, ma molto meglio.

Conclusioni

La psicologia, a volte nella sua ovvietà, ci incoraggia a ritrovare in noi stessi questi sani valori di vita.

Eppure, quante volte ci dimentichiamo delle cose più semplici, delle emozioni più pure e sincere, complicandoci invece la vita entrando in un tunnel senza uscita, fatto di convenzioni e di materialismo?

San Valentino è la festa dell’amore e degli innamorati e come tale andrebbe vissuto: oggi è la festa di tutti coloro che celebrano ogni giorno questo sentimento e che amano un’altra persona indipendentemente dalle occasioni segnate sul calendario.

Inoltre, aggiungo un personalissimo consiglio: chiudiamo gli occhi e immaginiamo di tornare per un istante nell’antica Roma, quando tutto ebbe inizio; adesso, invece di usare questa festa solo per dimostrare, dimostrare e dimostrare, chiediamoci invece cosa possiamo fare per rinnovare e rafforzare il nostro amore, cosa possiamo fare per sovvertire qualcosa che non sta funzionando nella nostra coppia, cosa possiamo aggiungere di nuovo che possa alimentare il fuoco che abbiamo dentro.

Un’occasione, dunque, per evolvere come esseri umani e per imparare ad amare in maniera più sincera, più pura, più ancestrale.

© A cura di Dott. Marco Magliozzi – Psicologo Bari

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