Secondo i risultati di una recente ricerca, il controllo eccessivo degli adulti sui bambini provocherebbe danni alla loro salute mentale. Analizziamola nel dettaglio.
© A cura di Dott. Marco Magliozzi – Psicologo Bari
L’iperprotettività e il controllo eccessivo rientrano tra i comportamenti disfunzionali diffusi tra i genitori i quali, nella convinzione di agire per il bene dei figli, finiscono per compromettere gravemente il loro benessere psicologico, al pari di abusi, maltrattamenti o trascuratezza.
Questi sono i principali risultati emersi da una recente ricerca condotta dall’Università di Torino in collaborazione con l’Università Europea di Roma. Scopriamo quindi insieme i dettagli dello studio.
La ricerca sull’iperprotettività
Gli studiosi hanno voluto dimostrare, attraverso dati scientifici, che un controllo genitoriale eccessivo può costituire un vero e proprio trauma infantile, equiparabile ad abusi e maltrattamenti.
Mediante l’elettroencefalogramma (EEG) è stata quindi analizzata la connettività fra le principali reti neuronali attivate nella percezione di un ambiente familiare minaccioso.
I bambini che sperimentavano ipercontrollo genitoriale mostravano l’attivazione delle stesse aree cerebrali riscontrate in soggetti vittime di altre forme di violenza psicologica.
I rischi dell’eccessivo controllo genitoriale
I genitori che attuano un eccessivo controllo e manifestano iperprotettività, rischiano di provocare nei propri figli, e futuri adulti, molteplici disagi di natura psicologica. Vediamoli insieme:
- Abbassamento dell’autostima: il continuo controllo impedisce un sano senso di competenza personale, rendendo il bambino insicuro e convinto di non essere in grado di affrontare le varie sfide della vita;
- Dipendenza emotiva: il bambino potrebbe sviluppare un inconscio bisogno di approvazione esterna, sviluppando una vera e propria dipendenza, dai genitori prima e dai partner poi;
- Disturbi d’ansia: un ambiente familiare percepito come “minaccioso” o ipercontrollante favorisce l’attivazione cronica dei circuiti neurali dello stress, aumentando il rischio di ansia generalizzata, attacchi di panico e sintomi psicosomatici;
- Conflitti genitoriali: dall’adolescenza in poi, il forte desiderio di autonomia può trasformarsi in ribellione verso i genitori, con comportamenti oppositivi e tensioni persistenti all’interno del nucleo familiare;
- Difficoltà nel prendere decisioni e nel problem solving: abituati a ricevere istruzioni dagli altri, i giovani adulti potrebbero faticare a sviluppare strategie autonome per prendere decisioni e risolvere problemi.
Conclusioni e riflessioni
Un atteggiamento genitoriale sano e funzionale si fonda sulla capacità di bilanciare controllo e autonomia, offrendo al bambino supporto emotivo e sicurezza senza soffocarne la naturale curiosità e il bisogno di esplorazione. Un genitore che sa stabilire confini chiari ma flessibili favorisce lo sviluppo dell’autostima e della fiducia nelle proprie capacità, permettendo al bambino di affrontare gradualmente le sfide del mondo esterno.
Se senti il bisogno di un sostegno per affrontare le sfide e le complessità del ruolo genitoriale, oppure se hai vissuto in passato un rapporto iperprotettivo e ne riscontri tuttora gli effetti sulla tua vita, puoi contattarmi.
© A cura di Dott. Marco Magliozzi – Psicologo Bari
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