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Disturbo Ossessivo Compulsivo: sintomi, cause e terapia

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Scopriamo insieme il Disturbo Ossessivo Compulsivo (DOC), che provoca la messa in atto di azioni compulsive pur di tranquillizzare la persona da pensieri o immagini ricorrenti.

© A cura di Dott. Marco Magliozzi – Psicologo Bari

Per disturbo ossessivo compulsivo (abbreviato DOC) si intende una patologia caratterizzata dalla presenza di pensieri, immagini o impulsi ricorrenti, i quali creano ansia e disgusto. Pur di tranquillizzarsi, la persona che ne soffre si sente obbligata ad attuare azioni ripetitive, materiali o mentali.

Cosa sono le ossessioni

Con il termine ossessioni, anche erroneamente chiamate fissazioni, ci si riferisce a pensieri, immagini o impulsi ricorrenti, incontrollabili e ripetitivi, che affollano la mente della persona.

Colui/colei che soffre di DOC sperimenta tali ossessioni come disturbanti, ansiogene, sgradevoli, vivendo anche senso di colpa e/o disgusto.

Esempi di ossessioni:

Cosa sono le compulsioni

Con il termine compulsioni, anche chiamati rituali, ci si riferisce ad azioni, pratiche o mentali, messe in atto per tranquillizzarsi e “spegnere”, temporaneamente, il pensiero ossessivo.

Esempi di compulsioni fisiche:

Esempi di compulsioni mentali:

Ossessioni pure

Nel 20% dei casi, il DOC prevede la presenza delle sole ossessioni e l’assenza quindi delle compulsioni.

Tali ossessioni si affollano nella mente della persona, senza però richiedere alcuna azione.

I sintomi hanno a che fare con la presenza di pensieri o immagini relative a scene in cui la persona attua comportamenti inaccettabili o indesiderati, socialmente sconvenienti o pericolosi, ad esempio: avere rapporti omosessuali o pedofilici, tradire il partner, aggredire il prossimo, bestemmiare, compiere azioni blasfeme.

Coloro che soffrono di ossessioni pure mettono in atto delle strategie mentali pur di tranquillizzarsi, come ripassare mentalmente e ripetutamente di non aver fatto certe cose o si sforzano di cacciare dalla propria mente i pensieri sgraditi.

Cause del disturbo ossessivo compulsivo

Le cause del disturbo ossessivo compulsivo possono essere sia genetiche sia psicologiche.

Terapia per il disturbo ossessivo compulsivo

La terapia prevede il trattamento di natura psicoterapeutica, utilissimo per imparare a gestire le ossessioni e ridurre al minimo le compulsioni.

In alcuni casi, è suggeribile anche integrare una terapia farmacologica.

Mi rivedo in alcune cose che ho letto, vuol dire che ho il DOC?

Il DOC prevede la presenza di pensieri ossessivi, che generano nella persona ansia e malessere costante, e che la costringono, letteralmente, a mettere in atto delle compulsioni o rituali.

Per diagnosticare il disturbo ossessivo compulsivo, infatti, è necessario che i sintomi siano causa di grave perdita di tempo durante la giornata e che siano deleteri per il normale funzionamento sociale, relazionale e psicologico dell’individuo.

Anche il sottoscritto (lo ammetto) torna a controllare se ha chiuso l’auto. Ho il DOC? Certo che no.

Se ogni tanto ci vengono in mente dei pensieri ossessivi che ci influenzano poi a mettere in atto dei rituali, ciò non vuol dire che abbiamo un disturbo, soprattutto se, in mancanza della compulsione, tale pensiero dopo un po’ svanisce e non ci crea più disagio.

Ad esempio: se mi sorge il dubbio di aver o meno chiuso l’auto, potrei anche non tornare indietro a controllare. Ci penserei un po’ su, ma dopo qualche minuto starei comunque tranquillo.

Chi soffre di DOC, invece, è costretto a tornare sui suoi passi, per evitare malessere e ansia.

Se senti che tale disturbo ti crea un vero e proprio disagio, chiedi aiuto. E’ possibile superarlo e guarire.

© A cura di Dott. Marco Magliozzi – Psicologo Bari

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