Site icon Marco Magliozzi – Psicologo Bari

Gestire l’ansia… da oggi si può

GESTIRE L’ANSIA… DA OGGI SI PUO’

L’ansia è un emozione caratterizzata da sensazioni di tensione, minaccia, preoccupazioni e modificazioni fisiche.

Le persone con disturbi d’ansia solitamente presentano sia disagi psicologici, come pensieri ricorrenti negativi e preoccupazioni, sia disagi fisici, come sudorazione, tremolio, tachicardia o vertigini/capogiri.

La parola ansia, dal latino angere ossia “stringere”, comunica molto bene la sensazione di disagio vissuta da chi soffre di uno dei disturbi legati al suo spettro, ovvero l’idea di costrizione, di imbarazzo e di incertezza sul futuro. L’ansia, infatti, è uno stato caratterizzato da sentimenti di paura e di preoccupazione non connessi, almeno apparentemente, ad alcuno stimolo specifico.

 

 

Questo articolo non ha l’obiettivo di descrivere nello specifico cosa sia l’ansia in quanto, chi la vive in prima persona, sa benissimo di cosa si tratta. Bensì vorrei proporre una serie di soluzioni a questo disagio. Si! E’ possibile uscire dal problema “ansia” e ora vediamo come fare.

In rete, o da parte di operatori del benessere, leggo o sento parlare di “controllo dell’ansia” o di “eliminare l’ansia”. Ahimè purtroppo non è questa la strada giusta. All’interno del nostro sistema mente-corpo “nulla si crea, nulla si distrugge, ma tutto si trasforma”, e lo stesso principio vale per l’ansia.

Il dictat per la risoluzione del disagio ansia si chiama “gestione“: esatto, l’ansia va gestita.

Molte persone che soffrono di disturbi d’ansia non vedono l’ora che essa sparisca ma non sanno che, nei momenti in cui non compare o è meno evidente, non è scomparsa bensì si è trasformata in altro (temporaneamente).

Il pensiero con il quale possiamo imparare a convivere è che “l’ansia è dentro di noi una forma di energia“. Il nostro vissuto e le nostre sensazioni fisiche fanno dire a noi stessi che l’ansia è una forma di energia negativa e che vorremmo che sparisse per sempre. Comprensibile e rispettabile soprattutto per chi soffre, ma il segreto è proprio qui, ovvero usare l’ansia, gestirla come energia ed indirizzarla verso qualcosa di utile per noi. Così come la benzina può essere usata sia per bruciare sia per far camminare un auto, l’ansia può essere vissuta sia per farci del male sia per farci andare alla grande. Tutti voi avrete sicuramente notato che “controllare l’ansia” o cercare di “eliminarla” sono soluzioni temporanee che possono portare a brevi periodi di tranquillità ma non a risoluzioni e alla guarigione.

Come possiamo trasformare l’ansia da energia negativa ad energia positiva?

Grazie alle moderne tecniche terapeutiche della Programmazione Neuro Linguistica e grazie all’Ipnosi Ericksoniana, da oggi è possibile in maniera efficace fare tutto questo.

Primo passo: così come qualsiasi sintomo psicosomatico, l’ansia nasconde sempre un messaggio del nostro inconscio. Scoprire quale sia, comprenderlo, elaborarlo e rispettarlo è il primo passo. L’inconscio, infatti, conosce pochi modi per comunicare con noi ed inviarci i suoi messaggi di guarigione. Uno dei molti modi che conosciamo sono i sogni, il nostro personale mondo onirico, ma un’altra importantissima strada del nostro inconscio per arrivare fino a noi è il nostro corpo: ascoltiamo il nostro corpo e non cadiamo nell’errore di vivere i nostri disagi fisici solamente come qualcosa da eliminare o da trattare con negatività. Spesso ci portano un messaggio che vuole essere letto. Ed i sintomi ansiogeni non fanno eccezione: comprendere il messaggio già inizia a ridurre la nostra ansia.

Secondo passo: accettare l’ansia. Esatto: prima di gestirla, l’ansia va accettata come qualcosa che ci appartiene. Non va eliminata, ne controllata, va accettata. Possiamo iniziare a dire a noi stessi che ciò che viviamo e sentiamo fa parte di noi, non è un male, una malattia, una maledizione ma qualcosa che ci appartiene. L’accettazione non vuol dire subire passivamente qualcosa (come vedremo) ma rispettarne l’esistenza. Solo così è possibile rafforzare il processo di guarigione.

Terzo passo: cambiare il termine “ansia” in “energia”. Fatelo ora: non sentite dentro di voi già una differenza? L’ansia è energia e come tale può essere usata ed indirizzata verso i nostri obiettivi. Possiamo, da oggi, imparare a canalizzarla e a non lasciarla depositare in maniera infruttuosa all’interno di noi.  Utilizziamo quindi la nostra nuova forma di energia per vivere al meglio le nostre giornate.

Quarto passo: l’inconscio e il pensiero si trasformano. Esatto, e questo è il nostro obiettivo finale. Il nostro inconscio, con il passare del tempo, comprende che noi abbiamo iniziato un processo di trasformazione dell’ansia in energia positiva. I messaggi inconsci non verranno più inviati sottoforma di sintomi ansiogeni, i pensieri negativi scompariranno e si trasformeranno in altro di più positivo, le paure legate al futuro si trasformeranno in obiettivi concreti, le preoccupazioni inizieranno ad avere il giusto peso e non più gravi macigni.

Il quarto passo è il più importante. Per farlo decidi oggi di iniziare un nuovo percorso di crescita e di cambiamento verso il benessere. Trasforma l’ansia da abitudine di malessere in nuova energia per il futuro e i tuoi giorni.

Tecniche efficaci:

  1. Tecniche di rilassamento
  2. Ipnosi Ericksoniana
  3. Tecniche di Programmazione Neuro Linguistica Terapeutica
  4. Motivazione e volontà di trasformare la tua vita e le tue abitudini

 

 

 

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