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Hikikomori: ritirarsi dalla vita sociale

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Scopriamo insieme il fenomeno degli Hikikomori, ovvero quei ragazzi che decidono di chiudersi in casa e ritirarsi dalla vita sociale per lunghi periodi di tempo

© A cura di Dott. Marco Magliozzi – Psicologo Bari

Hikikomori è un termine giapponese che possiamo tradurre letteralmente con “restare in disparte” e indica un fenomeno piuttosto diffuso, soprattutto in Giappone, che coinvolge ragazzi e giovani adulti che si chiudono in casa per lunghi periodi di tempo, mesi o addirittura anni.

Coloro che decidono di ritirarsi nella propria abitazione (o nella propria stanza), riducono al minimo i contatti sociali, anche con gli stessi genitori o fratelli.

Secondo gli studi, i soggetti coinvolti hanno un’età che varia dai 14 ai 30 anni, con una predisposizione maggiore dei maschi (70-90%).

In Italia, stando alle stime dell’associazione Hikikomori Italia, si calcolano almeno 100mila casi.

Sintomi principali del soggetto Hikikomori

Colui o colei che si rinchiude in casa, mette in atto alcuni comportamenti specifici. Vediamoli insieme:

Cause principali del fenomeno

Le cause principali del fenomeno Hikikomori sono da ricercarsi nelle caratteristiche individuali del soggetto e in dinamiche sociali:

Una particolare attenzione va data alle cause familiari. Secondo i ricercatori giapponesi Li e Wong (2015) abbiamo tre tipologie di Hikikomori:

Hikikomori e suicidio

Differentemente da quanto si possa immaginare, il soggetto Hikikomori raramente compie il gesto estremo del suicidio.

Nonostante in più della metà dei casi ci siano pensieri negativi legati alla morte, che molto spesso vengono anche espressi verbalmente, quasi mai si arriva a togliersi la vita.

Hikikomori e terapia

Iniziare un percorso terapeutico con un ragazzo Hikikomori è davvero difficile, a causa del suo rifiuto di instaurare rapporti sociali, anche con chi potrebbe aiutarlo.

I genitori rappresentano il primo contatto utile: loro infatti è il compito di aprirsi sempre all’ascolto e cogliere ogni piccolo segnale di richiesta di aiuto.

La psicoterapia, anche online, è indispensabile per poter uscire da questa situazione e aiutare la persona a lavorare sulle proprie dinamiche interiori e rafforzare le risorse sociali.

Se senti di star soffrendo di questa problematica o tuo figlio, un amico, un parente stretto ne soffre, contattami.

© A cura di Dott. Marco Magliozzi – Psicologo Bari

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Immagine di copertina: Foto di JuiMagicman da Pixabay

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