Secondo l’OMS Europa, un medico e un infermiere su tre sono a rischio depressione, mentre uno su dieci ha pensieri suicidari. Approfondiamo insieme la questione.
© A cura di Dott. Marco Magliozzi – Psicologo Bari
Turni estenuanti, rischio di aggressioni fisiche e verbali, esposizione costante a malattie, traumi e decessi, spesso divenendo il bersaglio di pazienti e familiari stressati e angosciati: questa è la realtà quotidiana di numerosi operatori sanitari, soprattutto nei reparti ad alta tensione come i pronto soccorso.
Secondo una recente indagine condotta dall’OMS Europa su 27 Paesi con oltre 90.000 partecipanti, stiamo affrontando una vera emergenza sanitaria: un medico e un infermiere su tre manifestano sintomi di ansia e/o depressione, mentre uno su dieci ha pensieri suicidari.
Mental Health of Nurses and Doctors: l’indagine sulla salute mentale degli operatori sanitari
La “Mental Health of Nurses and Doctors (MeND)”, questo il titolo dell’indagine su larga scala condotta dall’OMS Europa, ha delineato un quadro preciso, seppur preoccupante, della salute mentale di medici e infermieri: nell’ultimo anno, un operatore su tre ha subito episodi di bullismo o minacce sul lavoro, il 10% violenza fisica o molestie sessuali, mentre quasi un terzo dei medici e un quarto degli infermieri lavorano con contratti precari. A ciò si aggiunge il peso di orari massacranti: un medico su quattro lavora oltre 50 ore settimanali.
E in Italia?
Secondo l’indagine, il 24% dei medici e degli infermieri italiani soffre di depressione o ansia, mentre il fenomeno del burnout colpisce oltre il 50% dei medici e il 45% degli infermieri. Infine, un operatore su dieci ha addirittura pensieri suicidari.
Il parere dello psicologo
Nella mia pratica psicoterapeutica accolgo numerosi operatori sanitari, come medici e infermieri, che mi contattano per problemi legati al lavoro, spesso correlati a burn-out, mobbing e timori di aggressioni fisiche o psicologiche da parte dei pazienti. Ritengo indispensabile intervenire sia preventivamente, migliorando l’ambiente lavorativo per renderlo più sicuro e sostenibile, sia attivamente, garantendo l’accesso a percorsi di supporto psicologico, oggi spesso assenti nelle strutture ospedaliere. In conclusione, solo integrando misure organizzative e servizi dedicati sarà possibile tutelare realmente la salute mentale di chi dedica la propria vita a prendersi cura degli altri.
Se sei un medico o un infermiere, e desideri ricevere un aiuto psicologico, puoi contattarmi.
© A cura di Dott. Marco Magliozzi – Psicologo Bari
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