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Glossofobia: la paura di parlare in pubblico

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La paura di parlare in pubblico è una delle fobie più comuni e frequenti, che genera ansia, timore del giudizio e del fallimento. Scopriamo insieme la glossofobia.

© A cura di Dott. Marco Magliozzi – Psicologo Bari

La glossofobia, ovvero la paura di parlare in pubblico, è una delle fobie più comuni e frequenti.

L’incidenza è infatti molto alta: secondo gli studi ne soffre ben il 9% della popolazione mondiale, a prescindere dall’età.

Il termine deriva dal greco glōssa, lingua, e phobos, fobia.

La persona che la sperimenta vive sulla propria pelle ansia, timore del giudizio, timore di essere guardata, sentendosi sotto pressione e manifestando anche sintomi fisici, quali sudorazione, tremore, tachicardia o fiato corto.

Ma cosa vuol dire parlare in pubblico?

Per parlare in pubblico si intende qualsiasi situazione che preveda una comunicazione verbale e dal vivo, alla presenza di altre persone.

Esempi possono essere: pranzi di famiglia, intervento a seminari o convegni, una lezione a scuola, recitare una poesia in classe, un’interrogazione davanti ad altri studenti, e così via.

Generalmente, la paura è direttamente proporzionale all’importanza che la persona dà all’evento e al numero di partecipanti presenti.

I sintomi principali della glossofobia

Provare ansia anticipatoria e un pizzico di preoccupazione prima di una performance in pubblico è più che normale. E’ una risposta della nostra mente che, in qualche modo, ci prepara all’azione.

Quando però i sintomi diventano oppressivi e ingestibili, allora possiamo parlare di una vera e propria paura.

Vediamo quindi insieme i sintomi principali della glossofobia:

Le cause della glossofobia

Così come per tutte le fobie, è difficile determinare, nello specifico, una causa principale.

Gli esperti tendono a sottolineare l’importanza delle prime esperienze in pubblico in età infantile.

Alcuni esempi possono essere: leggere una poesia ad alta voce a un pranzo di famiglia, parlare a scuola davanti a tutti, partecipare a una recita scolastica e così via.

Se durante uno di questi episodi il bambino ha vissuto traumi, magari a causa di umiliazioni, un giudizio negativo, un rimprovero, e, negli anni, non ha avuto modo di rielaborarlo correttamente, questo potrebbe aver generato, nel tempo, lo sviluppo della fobia di parlare in pubblico.

Un’altra causa è da ricercarsi nella predisposizione genetica: persone predisposte all’ansia e allo stress, potrebbero più facilmente sperimentare questa difficoltà.

Infine, la presenza di un temperamento già di per sé chiuso e improntato alla timidezza o di disturbi pregressi, come ad esempio disturbi d’ansia o altre fobie sociali, aumenterebbe la probabilità di sviluppare anche la glossofobia.

Paura di parlare in pubblico e terapia

Il percorso terapeutico suggerito è quello psicologico.

Trattandosi di una fobia, infatti, la persona può affrontare questa difficoltà lavorando su di sé, analizzando le cause profonde di questa sua paura e strutturare, grazie all’aiuto di uno psicoterapeuta, nuove strategie comportamentali.

La desensibilizzazione sistematica e graduale, ovvero un avvicinamento costante al parlare in pubblico, diminuendo man mano la sensazione di paura, è l’obiettivo primario da raggiungere.

Nei casi più gravi, ovvero quando la fobia è talmente bloccante e debilitante, tanto da genere forti sintomi fisici, è possibile ricorrere a rimedi farmacologici che allevino le sensazioni negative.

Inoltre, sono più che consigliati anche dei corsi di formazione specifici, grazie ai quali la persona può sperimentare, mettersi in gioco e imparare nuove tecniche, il tutto in un ambiente protetto e senza giudizio.

Se soffri di paura di parlare in pubblico e desideri superarla, puoi contattarmi.

© A cura di Dott. Marco Magliozzi – Psicologo Bari

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