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Psicologia e Sessualità nel III millennio

Scopriamo insieme, attraverso un breve glossario, i significati di tutti i termini che spesso leggiamo e ascoltiamo, inerenti il variopinto mondo della sessualità.

A cura del Dott. Marco Magliozzi – Psicologo Bari

Nel nostro quotidiano, attraverso notizie apprese su internet, servizi televisivi, nel parlato comune o per esperienza diretta, assistiamo a un costante e continuo ampliamento del mondo della sessualità umana.

Con questo articolo desidero fare quindi chiarezza nella moltitudine di termini utilizzati.

Sesso biologico: è la categoria anatomo-biologica di appartenenza in base alla quale si può essere femmina, maschio, o intersessuati (cioè con caratteri maschili e femminili).

Intersessuale: persona che nasce o che sviluppa variazioni fisiche che riguardano elementi del corpo considerati “sessuati”, quali ad esempio i genitali o caratteri sessuali che non rientrano nelle tipiche nozioni binarie del corpo maschile o femminile.

Genere: ruolo, comportamenti e attività che la società considera appropriati per maschi e femmine. Spesso “genere sessuale” e “sesso” vengono erroneamente utilizzati come sinonimi.

Identità di genere: è la percezione profonda del proprio genere. Risponde alla domanda: chi sono? Indipendentemente dal mio “sesso”, mi sento uomo o mi sento una donna?

Disforia di genere: secondo il manuale diagnostico DSM-V, è la sofferenza che deriva dall’incongruenza tra il genere percepito e il sesso di appartenenza. La persona con disforia di genere vive una sensazione di estraneità e sofferenza rispetto alla propria appartenenza sessuale anatomica e al ruolo di genere che le viene assegnato dalla società. Con l’uscita dell’ICD-11, questa definizione verrà trasformata in “Incongruenza di genere”.

Ruolo di genere: è il ruolo che è stato assegnato storicamente, culturalmente e antropologicamente a uomini e donne.

Orientamento sessuale: identifica la tipologia delle proprie attrazioni sessuali e romantiche. Risponde alla domanda: chi mi piace?

Eterosessuale: persona attratta sul piano affettivo e sessuale da persone dell’altro sesso.

Omosessuale: persona attratta sul piano affettivo e sessuale da persone dello stesso sesso.

Bisessuale: persona attratta sul piano affettivo e sessuale da persone di entrambi i sessi.

Pansessuale: indica un individuo attratto da qualsiasi tipo di persona a prescindere dal suo genere (“pan” è un prefisso derivante dal greco che significa tutto). È un termine usato da poco che si sta diffondendo ultimamente e si distingue da “bisessuale” perché mette in discussione il binarismo di genere, cioè l’esistenza di due soli generi (maschile e femminile) collegati al sesso biologico. I pansessuali sono attratti anche da persone transgender e gender fluid.

LGBT: è un termine che include l’insieme di tutto coloro che si definiscono lesbiche, gay, bisessuali e transgender.

Transessuale: persona che sente in modo persistente di appartenere al sesso opposto e, per questo, compie un percorso di transizione che generalmente si conclude con la riassegnazione chirurgica del sesso.

Transgender: categoria che comprende tutte le persone che non si riconoscono nei modelli correnti di identità e di ruolo di genere, ritenendoli troppo ristrettivi rispetto alla propria esperienza. È il termine che identifica tutti coloro che assumo una identità di genere diversa da quella attribuita loro alla nascita.

Cisgender: in queste persone l’identità, il ruolo di genere e il sesso biologico corrispondono. Per esempio un uomo con attributi maschili, che si sente uomo e che viene percepito così dagli altri.

Travestito: generalmente un uomo eterosessuale che trae piacere sessuale travestendosi con indumenti femminili.

Drag queen/king: uomo che si veste da donna (queen) o donna che si veste da uomo (king), accentuandone le caratteristiche con finalità artistiche o ludiche.

Genderfluid e genderqueer (o non binario): un’identità di genere che non si riconosce nell’opposizione binaria maschio/femmina, ma ritiene che l’identità di genere sia l’espressione di uno spettro infinito di possibilità. I genderqueer possono talvolta definirsi anche come “terzo genere” o come “genere neutrale”. Tra le varie espressioni genderqueer ci sono le persone genderfluid, che hanno un’identità di genere fluida: sentono di non avere un’espressione di genere fissa ma di muoversi nello spettro che va dal maschile al femminile.

Spero di aver aiutato a fare chiarezza, anche con lo scopo di limitare il più possibile le sofferenze e le discriminazioni causate dalla mancanza di informazioni e falsi pregiudizi.

A cura del Dott. Marco Magliozzi – Psicologo Bari

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