La Sindrome del Bore Out è un disagio psicologico collegato al lavoro: si sperimentano sensazioni di noia, demotivazione, mancanza di interessi e vari sintomi fisici.
© A cura di Dott. Marco Magliozzi – Psicologo Bari
I contesti lavorativi sono talvolta causa di vari disagi fisici e psicologici: tra i più famosi abbiamo senza dubbio il Burnout, ovvero il percepirsi, letteralmente, “bruciati”, “esauriti”, “scoppiati” nei confronti del proprio lavoro.
Negli ultimi anni, però, un nuovo disagio sta emergendo: la Sindrome del Bore Out, dall’inglese Bore, ovvero noia.
Vediamo insieme di cosa si tratta.
Sindrome del Bore Out: i sintomi principali
La Sindrome del Bore Out consiste in un insieme di disagi, fisici e psicologici, che coinvolge persone sul luogo di lavoro, indipendentemente dal tipo di occupazione.
Può infatti colpire dipendenti pubblici o privati, dirigenti, liberi professionisti.
I sintomi principali possono essere così descritti:
- noia, demotivazione e mancanza di interesse nello svolgere le attività lavorative;
- poca motivazione nel collaborare con i colleghi;
- non riuscire a portare a termine i compiti assegnati;
- avere “la testa fra le nuvole” e perdersi nei propri pensieri anziché concentrarsi sulle attività lavorative;
- demotivazione nel recarsi sul luogo di lavoro;
- disinteresse nei propri risultati, anche se insoddisfacenti;
- preoccuparsi poco della qualità del proprio lavoro.
Nei casi più gravi, o nei casi in cui il problema si cronicizzi prolungandosi per periodi molto lunghi, possono emergere anche sintomi fisici, quali emicrania, mal di schiena, insonnia, dolori digestivi e anche ulteriori disagi psicologici, come forme depressive.
Le cause della Sindrome del Bore Out
Le cause principali di questa sindrome sono da ricercarsi sia nell’ambiente di lavoro, sia nelle caratteristiche proprie della persona. Vediamole insieme:
- bassa motivazione personale;
- bassa autostima;
- personalità introversa e con difficoltà a lavorare in team;
- svolgere una mansione degradante e non appagante;
- tendenza all’isolamento o alla poca collaborazione;
- ambiente di lavoro poco stimolante;
- poche o assenti prospettive di crescita professionale;
- dirigenti o “capi” poco inclini ai complimenti;
- basso supporto emotivo da parte dei colleghi.
Domande utili da porsi per scoprire se si sta vivendo la Sindrome del Bore Out
- Sei di carattere una persona poco incline all’iniziativa, al problem solving e propensa a demotivarsi subito?
- Credi di avere una bassa autostima?
- Durante l’orario di lavoro hai la tendenza a perderti nei tuoi pensieri?
- Durante l’orario di lavoro svolgi attività private, ad esempio telefonate, messaggi su Whatsapp, navighi sui social o controlli la tua mail personale?
- Ti dedichi al lavoro solo se qualcuno ti mette pressione o se si avvicina una scadenza?
- Ti senti scontento, demotivato e poco stimolato sul lavoro?
- Hai la sensazione di svolgere un lavoro che non ti soddisfa o che non ha prospettive di carriera?
- Vorresti cambiare lavoro/mansione ma c’è qualcosa che ti frena? Ad esempio la paura del cambiamento?
- Durante il lavoro, o la sera quando torni a casa, ti senti stanco anche se non ti sei effettivamente stancato?
- Hai sviluppato ultimamente, e senza una causa organica, sintomi quali insonnia, problemi digestivi, tachicardia, mal di schiena?
Se hai risposto SI a molte di queste domande, probabilmente stai vivendo una Sindrome di Bore Out.
Bore Out e psicoterapia
La soluzione migliore per uscire dalla Sindrome del Bore Out è senz’altro iniziare un percorso di psicoterapia.
Grazie all’aiuto di un professionista, si lavorerà sia sulle cause scatenanti (personali o esterne), sia sullo strutturare utilissime strategie per vivere meglio l’ambiente di lavoro, aumentando così la motivazione e l’iniziativa e, infine ma non per ultimo, imparare a gestire e superare i sintomi fisici, molto spesso di natura psicosomatica.
Se senti di star male a causa del Bore Out, o un tuo collega di lavoro ne soffre, puoi contattarmi.
© A cura di Dott. Marco Magliozzi – Psicologo Bari
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