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Ansia da sveglia: guardare sempre l’ora e perdere il sonno

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Scopriamo insieme una particolare tipologia di ansia: l’ansia da sveglia, che comporta deficit alla qualità del sonno e continui risvegli notturni.

© A cura di Dott. Marco Magliozzi – Psicologo Bari

L’ansia da sveglia è una particolare tipologia di ansia che provoca, nelle persone che ne soffrono, continui risvegli notturni, un continuo controllare l’ora sull’orologio (o smartphone), debilitando, anche di molto, la qualità del sonno.

Nello specifico, coloro che soffrono di ansia da sveglia hanno un’inconscia paura di non aver impostato bene la sveglia stessa, che qualcosa possa andare storto, di non riuscire a svegliarsi al suono o vibrazione, di non riuscire ad andare al lavoro in orario o rispettare un determinato impegno.

Questo atteggiamento ansioso, come intuibile, riduce di molto la qualità e la quantità del nostro dormire, generando anche stress che sperimenteremo sulla nostra pelle il giorno successivo.

Cause dell’ansia da sveglia

La causa più comune è da ricercarsi nella motivazione che spinge la persona a impostare la sveglia: più è importante l’impegno del giorno seguente, maggiori saranno le possibilità che questo genere di ansia possa manifestarsi.

Colloqui di lavoro, esami universitari, treni o aerei in partenza, sono tutti esempi di appuntamenti da non perdere e che, in qualche modo, attivano quest’ansia notturna. Guardare continuamente l’orologio diventa quindi un modo per tenere tutto sotto controllo.

Altre cause sono ricercabili nella presenza di disturbi d’ansia pregressi, disturbi del sonno, dipendenza da cellulare o in tipologie di personalità molto controllanti e inclini al perfezionismo.

Conseguenze del continuo controllo dell’orologio

Controllare continuamente l’orologio durante la notte provoca tre importanti conseguenze.

Consigli per chi soffre di ansia da sveglia

Gli esperti condividono un pensiero unanime: lasciamo orologi e smartphone lontani dal letto!

Lo so, sembra difficile soprattutto per chi è abituato ad avere l’orario sotto mano e sotto controllo.

Le prime volte potrebbe essere faticoso, ma pian piano arriveranno i risultati, la tensione diminuirà e il sonno aumenterà sia come quantità sia come qualità.

Nei casi più gravi, quando l’ansia fa da padrona, è possibile chiedere consiglio a un esperto, magari uno psicologo, che possa insegnarci qualche utile tecnica di rilassamento per favorire il sonno e gestire al meglio preoccupazioni e pensieri negativi notturni.

© A cura di Dott. Marco Magliozzi – Psicologo Bari

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