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La pesca Esselunga della discordia: cosa ne penso come psicologo?

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La nuova pubblicità Esselunga ha scatenato un acceso dibattito sulle famiglie con genitori separati e con figli. Come mai? Vediamolo insieme.

© A cura di Dott. Marco Magliozzi – Psicologo Bari

Negli scorsi giorni è stata lanciata la nuova pubblicità Esselunga, famosa catena di supermercati italiana.

Nel video, viene presentata la breve storia di una bambina, figlia di genitori separati, che decide di farsi comprare una pesca dalla mamma, senza dirle il motivo.

Successivamente, quando il papà passa a prenderla a casa, la bambina le regala questo frutto dicendole che è da parte della mamma, quando in realtà non è vero.

Come mai tanto scalpore per questa pubblicità?

Quando si parla di famiglia, almeno in Italia, è facile sollevare polveroni di ogni genere, tra sostenitori della famiglia tradizionale “Mulino Bianco” e quelli delle famiglie con genitori separati/divorziati, monogenitoriali e così via.

Nel video, viene presentata una bambina intenta, senza troppe interpretazioni, nel cercare di far fare pace ai due genitori, fingendo un gesto dolce nei confronti del papà da parte della mamma.

Subitaneamente, moltissime persone hanno iniziato chi a difendere la bontà di questo spot chi ad attaccarlo, criticandolo poiché trasmette una visione falsa di quella che invece è la situazione di molte famiglie.

La critica più aspra è quella che verrebbe mostrata la figura di una mamma cattiva e rancorosa e del papà buono e farfallone, che ancora spera nel ricongiungimento. Si è quindi spinti a pensare che la colpa sia della donna e che, a causa sua, sia la figlia sia il padre stiano soffrendo.

Una visione, quindi, “uomo-centrica”, che veicola il concetto che la separazione sia sbagliata.

Infine, al centro di tutto, abbiamo la bambina che cerca di fare da paciere tra i due.

Che ruolo hanno i bambini nelle separazioni?

Partiamo da una premessa fondamentale: a parte casi estremi, i bambini NON hanno alcuna responsabilità nella decisione di due persone di volersi separare per poi, eventualmente, divorziare.

Non solo: è naturale, quasi un bisogno istintivo, che i figli vogliano vedere i genitori insieme e che faranno, consciamente o meno, dei gesti o diranno delle parole per cercare di convincere i “grandi” a riavvicinarsi.

Se ciò accade in maniera spontanea, senza nessuna strumentalizzazione da parte dei genitori, è assolutamente naturale e non andrebbe criticato.

Cosa penso di questo spot?

Da psicologo, credo che questo spot abbia sollevato un inutile polverone mediatico.

In nessun caso, né con una frase né con un gesto, viene veicolato il messaggio della mamma cattiva e del papà buono.

Inoltre, è doveroso ricordare che quando ci si separa, nessuno è completamente innocente e nessuno è completamente colpevole. E’ una scelta dolorosa, a volte condivisa a volte conflittuale, e che dovrebbe essere esente da qualsiasi giudizio e ricerca di colpevolezza fine a sé stessa.

I bambini, soprattutto, devono essere lasciati in pace, fuori da ogni dinamica. Loro sono coloro che, nell’immediato, vivranno il trauma della frattura familiare ma che, nel futuro, soprattutto se i due ex genitori riescono a creare un clima di armonia e collaborazione, vivranno indubbiamente più sereni e felici, consapevoli che quella scelta dolorosa è stata giusta e presa anche per il loro bene.

E la pesca?

Regalare una pesca al papà, fingendo che sia dalla parte della mamma, è così strano?
Assolutamente no!

Questa è infatti la norma! Il 90% dei bambini compirebbe un gesto simile, anche se non porta al risultato sperato.

Finiamola quindi di cercare il marcio dove non c’è.

Nel nostro Paese, i problemi delle famiglie “non” tradizionali sono ben altri, e non di certo causati da uno spot pubblicitario.

Sono il primo, in qualità di psicologo, a sottolineare molto spesso l’importanza di equiparare i diritti delle famiglie “diverse” da quella tradizionale: parliamo di famiglie senza figli, omogenitoriali, monogenitoriali, con genitori separati, divorziati, coppie di fatto, conviventi, non sposate e così via.

Solo così vivremo in una società migliore e più felice.

Lasciamo dunque stare uno spot pubblicitario come questo e concentriamoci su argomenti ben più importanti.

© A cura di Dott. Marco Magliozzi – Psicologo Bari

Nell’ottica di una sana ed etica diffusione della cultura, si invita a citare la fonte e l’autore di questo articolo nel caso si desideri condividere – in tutto o in parte – il contenuto.

Immagine di copertina: screenshot tratto dal video Youtube ufficiale Esselunga

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