Analizziamo oggi il disturbo Borderline della personalità, una patologia psichiatrica caratterizzata dalla presenza di forti difficoltà relazionali, instabilità emotiva, umorale e impulsività.
© A cura di Dott. Marco Magliozzi – Psicologo Bari
Per disturbo Borderline della personalità si intende una patologia psichiatrica che comporta, in chi ne soffre, gravi deficit nel creare e mantenere sane relazioni interpersonali, che siano di amicizia o di amore. Inoltre, queste persone vivono costantemente in uno stato di forte confusione emotiva e umorale, caratterizzato da impulsività e risultando distruttive per il prossimo che le circonda.
I soggetti borderline sperimentano costantemente emozioni devastanti e le manifestano in modo eclatante, drammatizzando, anche in maniera teatrale, gli aspetti della loro vita e i loro sentimenti.
Hanno la tendenza a definirsi come vittime, quando invece sono i carnefici e spesso cambiano decisione, comportamento, atteggiamento, nel giro di qualche ora.
I sintomi principali del disturbo Borderline
Secondo il manuale DSM 5, il disturbo Borderline della personalità è caratterizzato dai seguenti sintomi:
- percepire costantemente una sensazione di abbandono;
- sforzarsi di fuggire all’abbandono, reale o immaginario;
- relazioni interpersonali instabili;
- alternanza di iper-idealizzazione e svalutazione dell’altro;
- gelosia ossessiva e paranoia;
- impulsività eccessiva che comporta anche comportamenti pericolosi, es. abuso di sostanze, guida spericolata, ecc.;
- immagine di sé alterata e/o instabile;
- instabilità affettiva;
- marcata reattività dell’umore (es. eccessiva irritabilità, ansia, disforia, rabbia, che di solito durano poche ore);
- sentimento di vuoto;
- comportamenti aggressivi, minacciosi, a volte automutilanti.
Cause del disturbo Borderline
Il disturbo Borderline può svilupparsi a seguito di diverse concause, quali psicologiche, ambientali, genetiche e biologiche.
- Cause psicologiche: presenza di abusi sessuali, emotivi o fisici nel passato della persona; negligenza e/o maltrattamento da parte dei genitori o figure di accudimento; separazione conflittuale dei genitori; eventi traumatici legati alla perdita, all’abbandono o al bullismo.
- Cause ambientali: crescita in un ambiente invalidante, nel quale l’espressione delle emozioni, dei pensieri e delle sensazioni fisiche non solo non viene riconosciuta, ma spesso viene banalizzata con reazioni inappropriate.
- Cause genetiche: alcuni studi suggeriscono che il disturbo Borderline possa essere ereditato o fortemente associato ad altri disturbi della salute mentale tra i membri della famiglia.
- Cause biologiche: alcuni studi hanno dimostrato che, le persone affette da disturbo Borderline, presentano differenze nella struttura del cervello e nella funzione cerebrale, rispetto alla popolazione generale. Il disturbo è infatti associato a un’attività eccessiva in parti del cervello che controllano l’esperienza e l’espressione delle emozioni e dell’impulsività, quali il sistema limbico e a una disregolazione del rilascio dei neurotrasmettitori che regolano l’umore, quali la serotonina e l’ossitocina.
Terapia per il disturbo Borderline
L’approccio terapeutico deve essere di natura multidisciplinare.
Psicoterapia: utile e necessaria per imparare a gestire i comportamenti aggressivi e/o autolesionisti, per gestire al meglio le relazioni interpersonali, lavorare sull’immagine di sé ed elaborare, se presenti, eventi traumatici legati al passato.
Terapia farmacologica: l’utilizzo di farmaci, quali antipsicotici, stabilizzatori dell’umore e antidepressivi, può servire per la gestione dei sintomi acuti legati all’ansia, alla depressione, alla rabbia.
Il supporto di un professionista della salute mentale è quindi fondamentale poiché necessario per poter migliorare la qualità della vita: nonostante gli ostacoli legati al disturbo, infatti, moltissime persone con questa patologia riescono a condurre una vita normale quando si attengono al loro percorso terapeutico.
© A cura di Dott. Marco Magliozzi – Psicologo Bari
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