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Doppio cognome: quali conseguenze psicologiche?

Aprile 29, 2022 By Marco Magliozzi

La Corte Costituzionale ha decretato che i figli non otterranno più, in automatico, il cognome del padre: ci saranno conseguenze emotive e psicologiche sui bambini?

© A cura di Dott. Marco Magliozzi – Psicologo Bari

Il 27 aprile 2022, la Corte Costituzionale ha emesso una sentenza che rende illegittimo mettere, in automatico, il solo cognome del padre al proprio figlio. La motivazione è che la regola attuale è discriminatoria nei confronti della donna e anche lesiva della dignità del figlio.

Nella pratica, i genitori potranno dunque scegliere quale cognome dare al nascituro, se quello del padre o quello della madre o entrambi.

La situazione negli altri Paesi

Seppur in Italia quest’ultima sembri una sentenza storica, in realtà il nostro Paese è uno dei pochi ad aver adottato, fino a pochi giorni fa, la regola del singolo cognome del padre.

Infatti, in quasi tutti i Paesi europei esistono delle leggi che, seppur diverse tra loro, sono ispirate al principio secondo il quale si è liberi di attribuire ai propri figli il cognome paterno, materno o quello di entrambi i genitori. In Francia e in Belgio, ad esempio, si assegnano entrambi i cognomi in ordine alfabetico, mentre in Lussemburgo si sceglie con un sorteggio. In Portogallo i genitori sono liberi di scegliere quale e quanti cognomi mettere, fino a un massimo di quattro. In Danimarca, Norvegia, Svezia, Finlandia e Austria il cognome della madre viene attribuito automaticamente dall’anagrafe, a meno che si dia indicazione della propria scelta.

Doppio cognome: conseguenze psicologiche?

Sfatiamo fin da subito questa preoccupazione: non c’è alcuna correlazione tra ” doppio cognome” e disagi psicologici.

Il cognome, così come il nome, conferisce senza dubbio un’impronta al bambino, avendo una sua valenza simbolica. Il cognome è, per sua natura, portatore di valori familiari, storie generazionali, apprendimenti e insegnamenti indiretti e aspettative sul futuro.

Di conseguenza, averne due o avere quello della madre, in nessun modo cambierebbe la situazione attuale, anzi, per assurdo, potrebbe alleggerirla.

Il bambino, infatti, non più “legato” solo al cognome paterno ma anche a quello materno, potrebbe sentire meno il senso di responsabilità nato dal dover portare avanti la tradizione familiare.

Il doppio cognome, inconsciamente, potrebbe creare un nuovo “ramo” generazionale, contribuendo quindi a generare una libertà comportamentale maggiore, strutturando nuovi obiettivi di vita, scevri da aspettative e percorsi obbligati.

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Ovviamente, è giusto ribadirlo, il “cognome” rappresenta solo un incipit, un’impronta che il bambino riceve alla nascita; il vero indicatore è rappresentato dalla qualità dell’affetto e dello stile educativo genitoriale.

In conclusione, cari genitori, non preoccupatevi: non sarà un “doppio cognome” a creare disagi ai vostri figli. Amore, armonia familiare e fiducia nelle loro capacità e scelte di vita: queste sono le linee guida da tenere in considerazione.

© A cura di Dott. Marco Magliozzi – Psicologo Bari

Nell’ottica di una sana ed etica diffusione della cultura, si invita a citare la fonte e l’autore di questo articolo nel caso si desideri condividere – in tutto o in parte – il contenuto.

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