Gli stereotipi: cosa sono? Come agiscono? L’identità è frutto di un processo di crescita personale
Scopiazzare gli altri, un fenomeno costruito sugli stereotipi. L’identità è frutto di crescita personale
Fin dalla nascita (addirittura in fase prenatale) ogni essere umano inizia il suo personale processo di apprendimento e di strutturazione della propria identità.
L’identità è l’insieme di tutti i valori, convinzioni, conoscenze, modi di fare e di comunicare, di relazionarsi con gli altri, con sé stessi e con il mondo.
All’interno di questo grande e variopinto quadro, avvengono differenti tipi di processi di apprendimento, che influiscono sul passaggio delle informazioni.
La prima fase di assimilazione è quella che avviene per imitazione: fin da neonati, la nostra attenzione è focalizzata sulle nostre figure di riferimento, in particolar modo la madre e il padre, che costituiranno la prima forma di relazione ed “esempio” di come ci si comporta nel mondo.
Successivamente, grazie alla crescita, il bambino struttura altre forme di apprendimento, come ad esempio l’apprendimento implicito, cioè basato sulle esperienze dirette; l’apprendimento sociale, quello che prende forma grazie all’interazione con gli altri; l’apprendimento per insight, una modalità che nasce in situazioni di difficoltà o stallo e che richiedono una improvvisa e repentina raccolta di nuove informazioni, e l’apprendimento culturale, che rappresenta un insieme di dati, molto spesso precostituiti, facenti parte della nostra società e/o ambiente di appartenenza.
All’interno di questo schema si insinua quello che nella psicologia, e non solo, viene definito stereotipo, inteso come qualsiasi opinione rigidamente precostituita e generalizzata, cioè non acquisita sulla base di un’esperienza diretta e che prescinde dalla valutazione dei singoli casi, persone o gruppi sociali.
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