
Per anginofobia ci riferiamo a una paura irrazionale di soffocare a causa della deglutizione. Analizziamone insieme le cause, i sintomi e i rimedi.
© A cura di Dott. Marco Magliozzi – Psicologo Bari
Con il termine Anginofobia, da latino angere (soffocare) e dal greco phobos (paura), ci riferiamo a una intensa, irrazionale e immotivata paura di soffocare a causa della deglutizione di cibo, liquidi, pillole, nei casi più gravi anche della propria saliva.
Questa fobia può avere origini psicologiche o essere conseguenza di una problematica organica, comportando nel tempo gravi disagi nella sfera emotiva e sociale.
Anginofobia generalizzata e specifica
L’anginofobia può presentarsi in due forme distinte:
- Generalizzata: la paura insorge al semplice pensiero o durante la deglutizione di qualsiasi sostanza (cibo, liquidi, farmaci ecc.).
- Specifica: la paura insorge solo con determinati alimenti, bevande, pillole di specifiche dimensioni o altre sostanze selezionate.
I sintomi principali dell’anginofobia
Vediamo insieme i principali sintomi di questa fobia:
- Paura irrazionale ed eccessiva di deglutire;
- Ansia, tensione, paura di stare a tavola a mangiare;
- Rifiuto nell’ingoiare pillole, quali ad esempio farmaci o integratori;
- Prediligere solo liquidi oppure cibi molli per paura di strozzarsi;
- Rifiutare cibi solidi o difficilmente masticabili;
- Masticazione eccessiva e reiterata prima di deglutire;
- Frullare o spezzettare il cibo, prima di ingerirlo;
- Paura di mangiare senza la presenza di un’altra persona;
- Ansia e paura anticipatoria al pensiero di mangiare, sedersi a tavola o dover partecipare ad eventi sociali.
Le cause principali dell’anginofobia
Le cause principali dell’anginofobia possono essere sia di natura psicologica sia organica.
- Cause psicologiche: traumi relativi alla deglutizione, ad esempio aver vissuto un episodio di pericolo di soffocamento, mai elaborato; traumi relativi a un’educazione molto rigida riguardo il nutrimento, che prevedeva l’obbligo di ingerire anche cibi non desiderati; comorbidità con già presenti disturbi ossessivo-compulsivi.
- Cause organiche: malattie oncologiche del tratto digerente, problemi muscolari nella zona orale, problemi odontoiatrici, malattie neurodegenerative (sclerosi sistemica, morbo di Parkinson).
Conseguenze sulla sfera psicologica e sociale dell’anginofobia
Se questa fobia non viene adeguatamente trattata, potrebbero nascere diverse problematiche a livello psicologico e sociale.
Nel tempo, la persona che ne soffre potrebbe peggiorare il quadro sintomatologico già in essere e sviluppare anche disagi nella sfera relazionale, come isolamento, evitamento di eventi quali pranzi o cene, paura del giudizio altrui, disagi nella vita di coppia o familiare.
Anginofobia e terapia
Superare l’anginofobia è assolutamente possibile grazie a un percorso di psicoterapia mirato, eventualmente coadiuvato da un sostegno farmacologico nei casi più gravi.
Grazie all’aiuto di uno psicologo, infatti, si esplorano e si rielaborano le radici emotive della fobia, definendo strategie graduali di esposizione e tecniche di gestione dell’ansia durante i pasti. Progressivamente, la persona impara a riconoscere e a contrastare i pensieri negativi legati alla deglutizione e alla paura del soffocamento, ritrovando fiducia nelle proprie capacità di nutrirsi senza timori.
In presenza di sintomi particolarmente invalidanti o di fattori organici preesistenti, il consulto psichiatrico può offrire un valido supporto farmacologico, volto a ridurre l’intensità dei sintomi e a facilitare il lavoro psicoterapeutico.
Se vivi o conosci qualcuno che convive con l’anginofobia, puoi contattarmi per valutare insieme il percorso più adatto alle tue esigenze.
© A cura di Dott. Marco Magliozzi – Psicologo Bari
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