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Marco Magliozzi – Psicologo Bari

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Manierismo: comunicare in maniera innaturale

Febbraio 19, 2024 By Marco Magliozzi

Per manierismo si intende un utilizzo del linguaggio eccessivo e sproporzionato, con espressioni facciali e gesti innaturali e volutamente marcati, tipico di alcune psicopatologie o di adolescenti troppo influenzati dai social.

© A cura di Dott. Marco Magliozzi – Psicologo Bari

Con il termine manierismo ci riferiamo a un particolare sintomo caratterizzato da un uso del linguaggio eccessivo, innaturale, con mimica facciale marcata e gesti del corpo sproporzionati rispetto al contenuto della frase. Agli occhi esterni, il soggetto sembra parlare in maniera molto teatrale e tendenziosamente falsa.

Il manierismo può essere volontario o involontario ed è presente sia in persone con preesistenti problematiche psicologiche sia in persone sane.

Manierismo e psicopatologia

Il manierismo è spesso presente come sintomo all’interno di quadri psicopatologici più profondi, come quelli che influenzano la personalità e, nello specifico, nella schizofrenia.

Le persone affette da questo disturbo, infatti, utilizzano uno stile comunicativo carico di enfasi, pomposo, spesso “falso” o eccessivamente sentimentale. Esternamente, il loro modo di comunicare appare fuori luogo, esagerato, causa di imbarazzo, molto teatrale.

In questo caso, il sintomo è del tutto involontario e incontrollabile, a causa della patologia.

Manierismo ed emozioni

Il manierismo è stato riscontrato anche in persone con difficoltà a contattare le proprie emozioni.

Nello specifico, si attuerebbe una modalità comunicativa volutamente falsa, sforzandosi di modificare le proprie espressioni facciali o di utilizzare un tono di voce impostato ad hoc, con lo scopo di “imitare” la risposta emotiva reale, così da richiamare l’emozione collegata.

Ad esempio, una persona con difficoltà a provare gioia, potrebbe ridere in maniera innaturale, scandendo i vocalizzi “ah, ah, ah”, ma senza davvero credere e percepire quella sensazione di ilarità.

Oppure, una persona con difficoltà nel contattare la rabbia, potrebbe alzare il volume della voce oppure tirare un pugno sul tavolo, ma il tutto in modo molto teatrale, senza crederci davvero.

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Manierismo e stereotipi social

Una nuova e recentissima tendenza vede moltissimi adolescenti alle prese con un manierismo “social”.

Ma di cosa parliamo?

Il mondo del web sta proponendo, sempre più, un linguaggio molto teatrale: YouTube, TikTok, Instagram, sono infatti social pieni di utenti che generano contenuti conditi da questo stile comunicativo esagerato, che esalta forzatamente le emozioni e che richiama, potremmo dire, una modalità “anime giapponesi”, quindi tipica di quei personaggi che sgranano gli occhi per esprimere sorpresa, urlano per la felicità, saltellano qua e là per la gioia, mostrano i denti appuntiti quando sono arrabbiati, spruzzano sangue dal naso (metaforicamente) quando sono enormemente imbarazzati o eccitati e così via.

I ragazzi, quindi, tendono a imitare tutto questo, riproponendolo anche nella loro vita di ogni giorno.

Possiamo definire questa dinamica un problema? Sì e no, dipende dalla situazione specifica.

Se il manierismo viene attuato volontariamente e per gioco, in determinati contesti, magari solo nel gruppo di amici, allora può tranquillamente essere preso alla leggera, senza correre ai ripari.

Quando invece diviene lo stile comunicativo preponderante, che influenza ogni tipologia di approccio relazionale, dai genitori, agli amici, dai compagni di classe, ai professori di scuola, allora in questo caso potrebbe rappresentare un problema.

Nel tempo, infatti, si corre il rischio che l’adolescente riconosca come proprio esclusivamente questo modo di parlare così teatrale ed eccessivo, che non riesca più a connettersi alle emozioni e a ritrovare una naturalezza espressiva.

Se sei interessato/a all’argomento o sei un genitore preoccupato per tuo/a figlio/a adolescente, puoi contattarmi.

© A cura di Dott. Marco Magliozzi – Psicologo Bari

Nell’ottica di una sana ed etica diffusione della cultura, si invita a citare la fonte e l’autore di questo articolo nel caso si desideri condividere – in tutto o in parte – il contenuto.

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