Per talassofobia si intende la paura del mare, di nuotare, di non toccare il fondo con i piedi e di affogare. Scopriamola insieme.
Per molte persone, il mare rappresenta una paura insormontabile: parliamo in questi casi di talassofobia, ovvero la fobia del mare, delle onde, degli scogli sott’acqua, di non toccare il fondo, di navigare.
Il termine deriva dal greco thalassa, mare, e phobos, fobia.
Da non confondere con l’idrofobia, la paura dell’acqua e dei liquidi in generale, la talassofobia ha a che fare nello specifico con tutto ciò che concerne il mare:
- paura di nuotare;
- paura di navigare;
- paura di non toccare il fondo con i piedi o di non vedere il fondo;
- paura di affogare;
- paura del mare aperto;
- paura del mare di notte;
- paura di andare sott’acqua in apnea;
- paura delle onde;
- paura dell’oceano.
Una fobia davvero invalidante, in quanto impedisce a chi ne soffre di vivere serenamente e di fare esperienze positive di uno degli ambienti più affascinanti del nostro pianeta: il mare.
Sottocategorie della talassofobia
La talassofobia si suddivide a sua volta in tre sottocategorie:
- cimofobia: paura delle onde, del mare mosso;
- scopulofobia: paura degli scogli sommersi, di ciò che “non si vede” sotto i piedi;
- selacofobia: paura degli squali o dei “mostri marini”.
Sintomi principali della talassofobia
Le persone che sperimentano questa fobia, vivono sulla loro pelle sintomi sia fisici sia psicologici:
- ansia anticipatoria all’idea di andare al mare;
- forte ansia durante il nuoto;
- attacchi di panico;
- sintomi fisici come tachicardia, nausea, vertigini, mal di testa;
- desiderio di fuga e di allontanamento dal “pericolo”.
Cause principali della talassofobia
La causa principale della talassofobia è di natura psicologica/traumatica.
La persona che ne soffre potrebbe aver vissuto esperienze altamente negative associate al mare, ad esempio:
- rischio di affogare;
- ferite causate dagli scogli;
- ferite causate dal morso o puntura di animali marini;
- genitori iper apprensivi che hanno trasmesso la paura del mare;
- imprevisti di navigazione, come guasti al motore con conseguenti momenti interminabili in alto mare in attesa dei soccorsi;
- naufragi.
Talassofobia e terapia
La talassofobia è una fobia davvero invalidante, soprattutto se colpisce una persona che desidererebbe vivere in serenità ciò che il mare ha da offrire ma contemporaneamente è impossibilitata a farlo proprio a causa di questa paura inconscia e bloccante.
La terapia più consigliata è indubbiamente quella psicologica.
La psicoterapia è infatti utilissima per elaborare eventuali traumi vissuti, vivendone il ricordo nel presente in maniera molto più serena.
Vengono poi insegnate tecniche di rilassamento e di avvicinamento graduale all’acqua del mare, così da gestire al meglio ansie, paure e sintomi fisici.
Infine, nei casi più gravi, è possibile affiancare un trattamento farmaceutico, così da ridurre i sintomi invalidanti.
Se soffri di talassofobia, o conosci qualcuno che ne soffre, puoi contattarmi.
© A cura di Dott. Marco Magliozzi – Psicologo Bari
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