Con l’arrivo dell’estate, molte persone sperimentano spiacevoli sensazioni di caldo, associate anche a un aumento dei livelli di ansia e di stress. Vediamo insieme come prevenire.
© A cura di Dott. Marco Magliozzi – Psicologo Bari
Ansia e caldo sono un connubio pericoloso: con l’arrivo dell’estate, infatti, molte persone vivono l’aumento delle temperature anche con un peggioramento delle condizioni di salute legate al benessere psicologico.
Secondo diversi studi (Noelke et. al., 2016), il caldo intenso può peggiorare i sintomi ansiosi.
Caldo e ansia: sintomi simili
Il corpo umano, quando soggetto a temperature alte, attiva una serie di meccanismi fisiologici atti alla termoregolazione: si osserva un aumento della frequenza cardiaca e respiratoria e una sudorazione più intensa.
Questi sintomi, come intuibile, sono molto simili a quelli sperimentati durante i momenti di forte ansia.
Ecco perché i soggetti ansiosi potrebbero confonderli, iniziando a preoccuparsi, agitandosi, aumentando ancor di più la componente ansiosa e quindi il proprio malessere, talvolta anche causando veri e propri attacchi di panico.
Caldo e capacità cognitive ed emotive
Alcuni studi hanno evidenziato come il caldo intenso aumenti il rilascio degli ormoni dello stress e dei livelli di cortisolo. Tutto questo va a influenzare negativamente alcune nostre capacità cognitive, come la risoluzione dei problemi, il prendere decisioni, il processo di attenzione e la regolazione emotiva.
Quando fa molto caldo, infatti, possiamo essere più soggetti ad alterazioni emotive frequenti, più irritabili e irascibili.
Caldo e disturbi mentali già presenti
Secondo altre ricerche (Vida et al., 2012), il caldo intenso risulta essere causa di peggioramenti di disturbi mentali già in essere, come disturbi d’ansia, disturbi della personalità, depressione, attacchi di panico e così via.
Caldo, ansia e prevenzione
Come fare, quindi, per prevenire un peggioramento psico-emotivo dovuto al caldo?
Prima di tutto, se si rientra nella categoria dei soggetti ansiosi, è necessario imparare a discernere tra i sintomi fisici legati al caldo e quelli psicosomatici legati all’ansia.
Anche se simili, e talvolta uguali, sono molto più alte, almeno in estate, le probabilità che il nostro corpo reagisca alle alte temperature e non all’ansia, facendoci percepire i sintomi fisici di cui abbiamo parlato poco sopra come mezzo per la termoregolazione.
Dire a sé stessi che si tratta di questo, e non di ansia, e imparare a conviverci, è un ottimo primo passo per rimanere sereni.
Dopodiché, è giusto attuare sani comportamenti preventivi, quindi evitare di uscire nelle ore più calde, proteggersi dal sole usando specifiche creme o spray, evitare luoghi troppo affollati o fonte di stress, prediligendo posti rilassanti e sereni, e, non meno importante, dormire bene quando il corpo lo richiede, attenti a non fare troppo spesso “le ore piccole”.
Anche utilizzare efficaci pratiche rilassanti e meditative per abbassare la temperatura percepita può essere un ottimo modo per ridurre i livelli di stress e il nervosismo.
Infine, se necessario, è sempre possibile iniziare un percorso psicologico con un professionista che sappia aiutarci a darci qualche dritta per affrontare ansia o qualsivoglia problema legato al caldo.
Se invece si è già in un percorso, attenzione, l’estate non è una scusa per interromperlo! Siate regolari e costanti e, se il vostro psicoterapeuta va in ferie, seguite le indicazioni che indubbiamente vi darà. La vostra salute mentale vi ringrazierà.
© A cura di Dott. Marco Magliozzi – Psicologo Bari
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