
Secondo un recente sondaggio, passiamo circa il 10% delle nostre giornate immersi in pensieri ansiosi e preoccupazioni. Approfondiamo insieme la situazione.
© A cura di Dott. Marco Magliozzi – Psicologo Bari
L’ansia è una delle esperienze psicologiche più comuni e, per molte persone, rappresenta una vera e propria compagna quotidiana: pensieri negativi ricorrenti, preoccupazioni sul futuro, insicurezze e sintomi fisici, come tensioni muscolari o difficoltà a respirare, possono infatti incidere profondamente sul nostro benessere.
Un recente sondaggio, condotto negli Stati Uniti su un campione di 2.000 persone da Talker Research, ha evidenziato un dato sorprendente: in media, trascorriamo circa il 10% della giornata immersi in pensieri ansiosi, ovvero 2 ore e 38 minuti ogni giorno.
Un tempo significativo, che spesso passa inosservato, ma che può influenzare a lungo andare la qualità della vita, le relazioni e la nostra salute mentale.
Ansia: in quali momenti della giornata siamo più ansiosi?
Secondo i dati emersi dal sondaggio, i momenti in cui l’ansia tende a manifestarsi con maggiore frequenza sono legati alla solitudine e ai passaggi di transizione della giornata:
- momenti di solitudine (30%),
- prima di addormentarsi (30%),
- al risveglio (17%),
- durante la preparazione per andare a letto (12%).
Ansia: quali sono i principali pensieri ansiogeni?
Secondo il sondaggio, i pensieri ansiogeni più comuni riguardano:
- la preoccupazione per i propri figli (77%),
- la situazione economica personale (53%),
- la salute e il benessere dei familiari (42%),
- la propria salute (37%),
- le incertezze politiche e sociali (19%).
Questi dati confermano come l’ansia sia spesso alimentata da una percezione di instabilità, vulnerabilità e insicurezza, soprattutto in relazione a quegli aspetti della vita su cui sentiamo di avere poco o nessun controllo.
Il consiglio dello psicologo
L’ansia, sebbene faccia parte dell’esperienza umana, non dovrebbe mai prendere il controllo delle nostre giornate. Quando i pensieri ansiosi diventano ricorrenti e interferiscono con il benessere quotidiano, è importante agire prima che si cronicizzino e il problema si trasformi in un vero e proprio disturbo.
Un primo passo utile può essere prendere consapevolezza dei momenti e delle situazioni in cui l’ansia si manifesta, comprendendo quali sono gli argomenti che maggiormente la attivano e imparando altresì utilissime tecniche di rilassamento, autoipnosi e costruzione di un dialogo interiore positivo.
Ovviamente, se ci si accorge nel tempo che l’ansia è divenuta invalidante, è più che consigliato rivolgersi a uno psicologo-psicoterapeuta che sappi aiutarci a superare questo fastidioso problema.
Se soffri d’ansia o conosci qualcuno che ne soffre, puoi contattarmi.
© A cura di Dott. Marco Magliozzi – Psicologo Bari
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